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al testo di Ivan Pozzoni
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Dall'angolo destro d'un ring assonnato, novello Carneade, assisto allo scempio d'un boxeur ormai suonato, costretto a retrocedere, senza mai incassare, davanti ai sinistri del diffuso malaffare.
Fuori i secondi!
Secondo, a nessuno, nella vita assecondo i deliri innocenti annunciati da un bando in cui i vinti soccombono nell'amara ventura di subire solo colpi, bassi, sotto cintura.
Fuori i secondi!
Esco di scena, suonano i gong, ti incammini, tristezza, con indosso un sarong, intrecciato di trecce da corone di larice, vomitando veleno dentro ai fiumi d'un calice; t'incammini, dolce Aoide, in attesa d'un jab dal destino bastardo che trasforma in fight club i confini d'un mondo che inchiavarda alla gogna chi tra noi combattenti butti a terra la spugna.
[Patroclo non deve morire, 2013] |
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